“Le irregolari”

 

dall'omonimo romanzo di Massimo Carlotto

 

con

 

Gabriele Marchesini

voce recitante

 

Paolo Fresu

tromba, flicorno

 

Javier Girotto

sassofoni

 

fotografie di Anna Marceddu

regia di Stefano Tassinari

 

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E’ la lettura scenica tratta dal romanzo di Massimo Carlotto Le irregolari (edito da e/o) e curata originariamente e registicamente da Stefano Tassinari oggi scomparso, dedicato alla vicenda dei desaparecidos argentini legati alla dittatura militare negli anni 1976-1983 e all’attività delle mamme e delle nonne di Plaza de Mayo. Il libro, giocato sulla fusione tra una parte di fiction ed una modellata invece sul genere del romanzo/reportage, racconta la storia di un quarantenne italiano che, arrivato a Buenos Aires sulle tracce di un nonno anarchico esule in Argentina alla fine dell’Ottocento, entra casualmente in contatto con la tragedia dei desaparecidos, vittime della dittatura militare che governò il paese sudamericano tra il 1976 e il 1983.

 

Il protagonista viene accompagnato ogni sera in una sorta di “Buenos Aires Horror Tour” a bordo di un autobus, guidato da un sopravvissuto che, volta per volta, lo conduce di fronte alle case in cui vivevano gli scomparsi, narrandone la storia personale e quella del loro sequestro.

 

Lo spettacolo (che ha debuttato nel 1999) si basa su alcune di queste storie, affidate alla lettura dell'attore e regista bolognese Gabriele Marchesini, con il supporto di brani musicali composti ed eseguiti dal vivo da Paolo Fresu e dal sassofonista argentino Javier Girotto, e integrate sul piano visivo da un centinaio di diapositive realizzate dalla fotografa Anna Marceddu. Le immagini – che scorrono su uno schermo posto alle spalle dell’attore e dei musicisti – riproducono altrettante foto di desaparecidos, alcune delle quali prese dai loro documenti d’identità, altre invece da contesti familiari.