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Ugo Dighero

attore

 

Christian Lavrnier Clori 3.jpg

IL RINGHIO

Racconti d'arte, futuro e futuribile

UGO DIGHERO voce recitante

CHRISTIAN LAVERNIER chitarra classica

 

Testi Ugo Dighero

Musica Christian Lavernier

«C’era una volta un attore, un musicista e uno strumento che non c’era, che ora c’è e che domani ci sarà…»

 

 

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Al centro, la Soñada, strumento a undici corde tutto da sperimentare. Creata da reminiscenze storiche su di una struttura mai esistita, la stessa Soñada è frutto insperato dell’incontro tra Lavernier ed il liutaio, Carlos Gonzales.

 

Tre atti, tre racconti d’arte, di futuro e di futuribile. Un work in progress che racconta di un incontro di arti e passioni, dove Dighero e Lavernier costruiscono il viaggio imprevedibile di due voci artistiche fuori dal coro. 

Christian_Lavernier_La_Soñada.jpg

Spettacoli:

- "IL RINGHIO"con Christian Lavernier (chitarra classica)

- "PLATERO Y YO"con con Christian Lavernier (chitarra classica)

IL RINGHIO

Platero y yo


con CHRISTIAN LAVERNIER

chitarra solista

dal libro di Juan Ramón Jiménez

musiche di Mario Castelnuovo-Tedesco 

Regia: Ugo Dighero & Christian Lavernier

 

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La calda Andalusia con paesaggi agresti tra ruscelli e farfalle, cieli e tramonti, fa da sfondo ad uno dei racconti di amicizia più celebri della letteratura mondiale.

Il «poemetto» che prese 9 anni al Premio Nobel Juan Ramón Jiménez, narra di un piccolo asinello soffice e soave, che accompagna l’autore stesso per le strade di Moguer, tra realtà e fantasia. Un legame di amicizia così forte che l’autore legge le vicende della sua vita e del mondo che lo circonda attraverso gli occhi ed i sentimenti del suo amico, trasformando il monologo in un dibattito ad una voce ma a più pensieri.

Attraverso Platero, i suoi giochi, i suoi occhi limpidi si riscopre la leggerezza dell’infanzia, con quella sua libertà ingenua e genuina che si dimentica crescendo. Juan Ramón Jiménez percorre quest’amicizia e le riflessioni dell’animo, secondo il corso della natura, che come il ciclo della vita porta al distacco ed alla serena accettazione di un nuovo passaggio.

Favola soave come il suo protagonista, scritta per gli adulti a cui parla come bambini cresciuti troppo in fretta, «Platero Y Yo» colpì profondamente, tra gli altri, il compositore Mario Castelnuovo-Tedesco che ne musicò 28 capitoli, tra i più belli e significativi, creando un opera per voce narrante e chitarra, allo stesso tempo di estrema complessità e splendida leggerezza.

Da questo connubio di letteratura poetica e musica letteraria, nasce uno dei capolavori teatrali del XX secolo. Ugo Dighero insieme all’amico Christian Lavernier riporta in tournée questo testo intramontabile in una veste dove voce e chitarra si muovono all’unisono. Voce diviene strumento, strumento diventa voce in un gioco armonico che apre a nuove letture immaginifiche del testo.

Una fiaba filosofica che parla «anche» ai bambini, dove le grandi doti espressive di Ugo Dighero vedono il massimo campo d’azione, tra parole e musica.

“Noi ci capiamo bene.

Io lo lascio andare dove vuole e lui mi porta sempre dove voglio”

 

“É così uguale a me che son arrivato a credere

che sogni i miei stessi sogni”

 

PLATERO Y YO
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